Il piccolo guardiano del giardino

Il riccio è un piccolo mammifero appartenente alla famiglia Erinaceidae. È noto per il suo caratteristico manto di spine e per la sua abitudine di arrotolarsi su sé stesso quando si sente minacciato. Vive in diverse parti del mondo e gioca un ruolo importante negli ecosistemi grazie alla sua dieta variegata. Il riccio presenta caratteristiche morfologiche arcaiche, come la formula dentaria e la conformazione del cervello, che lo collegano ai mammiferi esistenti sulla Terra al termine del Cretaceo, mostrando una differenziazione limitata nel corso di milioni di anni. Nel tempo, ha sviluppato il suo caratteristico rivestimento di aculei. Durante il XIX secolo, è stato introdotto accidentalmente in Nuova Zelanda, a causa di esemplari letargici nascosti in balle di fieno. In Italia, la specie si è diffusa con tre sottospecie (oltre alla sottospecie nominale, anche consolei e italicus), occupando gran parte del territorio nazionale, comprese Sicilia e Sardegna.

riccio

Descrizione

Il riccio presenta un cranio allungato e un piccolo cervello, gran parte del quale è dedicato alla decodificazione dei segnali olfattivi, rendendo l'olfatto il senso predominante per questo animale. Il naso è grande, nero e molto mobile; i canali olfattivi sono costantemente umettati da una mucosa.

I ricci hanno un corpo compatto con una lunghezza che varia dai 15 ai 30 cm e un peso che può raggiungere anche il chilogrammo. La loro caratteristica più distintiva è la presenza di spine dorsali, che sono in realtà peli modificati composti di cheratina.

Possiedono una vista piuttosto debole, ma compensano con un olfatto e un udito estremamente sviluppati, che li aiutano a individuare cibo e pericoli anche in condizioni di scarsa visibilità. Gli aculei variano di colore a seconda della stagione: durante l'autunno e l'inverno, assumono una tonalità marroncina più scura, mentre in primavera ed estate si presentano più chiari. Anche il pelo cambia colore in base alla stagione, passando da tonalità più chiare a tonalità più scure.

Caratteristiche principali

I ricci esistono da milioni di anni e sono tra i mammiferi più antichi ancora esistenti. Fossili risalenti a oltre 15 milioni di anni fa mostrano che il loro aspetto è rimasto pressoché invariato nel tempo. Questi piccoli mammiferi si nutrono principalmente di insetti e invertebrati, ma non disdegnano frutta, funghi e persino piccoli rettili. Sono utilissimi negli ecosistemi dei giardini perché aiutano a controllare le popolazioni di parassiti.

  1. Abitudini notturne: i ricci sono prevalentemente attivi durante la notte.
  2. Alimentazione onnivora: si nutrono di insetti, piccoli vertebrati, frutta e funghi.
  3. Meccanismo di difesa unico: quando si sentono minacciati, si arrotolano formando una sfera di spine.
  4. Olfatto e udito sviluppati: compensano la loro vista debole con altri sensi molto acuti.
  5. Specie protetta: in molte regioni i ricci sono tutelati per il loro ruolo ecologico.
Distribuzione dei ricci